A questa nuova forma di caporalato, cosiddetto “in giacca e cravatta” ha dedicato un ampio articolo il quotidiano La Stampa del 3 dicembre 2018. Ne emerge un quadro allarmante e drammatico che con estrema difficoltà le autorità preposte cercano di contrastare.

Si parla di dipendenti ceduti a cooperative di lavoro a loro insaputa e imprenditori ignari di evadere contributi e assicurazioni obbligatorie: una truffa ai danni di almeno 10mila lavoratori messa in piedi da una rete di società pirata di amministrazione del personale in outsourcing, scoperta dall’Ispettorato del Lavoro. In pratica l’imprenditore veniva persuaso a licenziare i propri dipendenti per farli assumere da una o più cooperative, con il vantaggio di disporre dello stesso personale per gli stessi servizi ma a costi ridotti fino al 40%, in virtù di un utilizzo distorto di tale forma di inquadramento, che le statistiche dimostrano essere alquanto diffuso.

I rischi di operazioni come questa sono molteplici sia per gli imprenditori, sia “per chi inconsapevolmente continua a svolgere lo stesso incarico anche se a condizioni radicalmente differenti” e comunque sempre peggiorative, come sottolinea sul quotidiano Danilo Papa, direttore del Servizio Vigilanza dell’Ispettorato Nazionale Lavoro. Siamo in presenza del fenomeno di appalti irregolari, somministrazione ed interposizione illecita di manodopera, che nei casi più gravi sfociano nel caporalato, oggi previsto come reato perseguito dalla legge. Dati incontrovertibili dimostrano che questi comportamenti procurano enormi danni alla posizione pensionistica dei lavoratori (per mancati o minori versamenti contributivi) e causano “dumping” sociale, distorcendo in maniera significativa la concorrenza fra aziende ai danni di quelle regolari che applicano i contratti di lavoro e versano regolarmente i contributi dovuti.

L’Ordine dei Consulenti del Lavoro, da sempre impegnato a diffondere la cultura della legalità, ha avviato dallo scorso febbraio un “Osservatorio nazionale per la legalità”, con lo scopo di osservare e studiare scientificamente il fenomeno, sensibilizzare aziende, lavoratori ed operatori sulle criticità che comporta, suggerire ed intraprendere iniziative di contrasto.