Apprendiamo da una recente intervista che il noto imprenditore del cashmere Brunello Cucinelli, da molti chiamato “l’imprenditore filosofo”, da sempre impegnato in iniziative volte a conciliare vita di lavoro e vita privata, ha dato ai 1700 dipendenti del suo gruppo un consiglio, riassumibile nel seguente concetto: “Bisogna avere una parte di vita che sia segreta per il tuo smartphone”.

Dice Cucinelli: “Ognuno deve avere uno spazio riservato che non può essere invaso dalla tecnologia. Dovrebbe vivere una vita pubblica, una vita privata e una vita segreta. Un aggettivo senza connotazioni romantiche o risvolti penali, ma letto nel senso di spirituale, intima, una vita solo tua”

 E’ per questo che nella sua azienda, alle 17,30 di ogni giorno e per tutto il fine settimana, scatta il divieto di usare le mail, per consentire ai dipendenti, in omaggio alla regola di San Benedetto, di trovare un equilibrio nelle loro vite. “Tutti hanno bisogno di curare la mente con lo studio, anche l’anima ha bisogno di mangiare ogni giorno”.

Alla domanda se il divieto provochi effetti sui fatturati e sul lavoro, Cucinelli risponde: “Se c’è qualcosa di urgente mi possono telefonare. Sa quante mail ci vogliono per chiarire una cosa che con una telefonata diventa molto più semplice? Einstein diceva che si può essere concentrati al massimo 6 ore al giorno. In tutti i reparti io ripeto che basta pensare al lavoro nelle 8 ore del turno. Se non ti riposi sei molto meno geniale”.

Non per questo Cucinelli si ritiene nemico di internet, che, dice, va governata “altrimenti ci ruba l’anima” e coerentemente invita i dirigenti dell’azienda a comprare la tecnologia più all’avanguardia, la migliore possibile. Né disdegna inviti e frequentazioni con i big della web economy, parlando loro di piramidi egizie, dei lasciti dei Medici a Firenze, di Pericle e di Atene, dell’imperatore Adriano.